Nel mese di Dicembre 2011, nell'ambito della "Giornata della Legalità", abbiamo affrontato, attraverso diverse attività, il tema del BULLISMO.
La scelta da parte dei nostri insegnanti di parlare del bullismo non è stata casuale.
Purtroppo il bullismo è un fenomeno frequente tra gli adolescenti ed è presente anche nella nostra scuola. Probabilmente è molto più diffuso di quanto si creda ma sono poche le "vittime" che raccontano ad un amico, ai genitori o ad un'autorità le vessazioni che subiscono quotidianamente dal "bullo" di turno.
Le riflessioni sul bullismo, iniziate con la visione di film, la lettura di brani, l'incontro con la Polizia locale è andata poi avanti nel corso dell'anno permettendoci di acquisire informazioni sulla natura del fenomeno, su come riconoscerlo, come difendersi.
Da queste riflessioni sono nati degli elaborati di vario genere (testi, disegni, cartelloni, video) che in parte presentiamo in questa sezione.
BULLE IN AZIONE
Video realizzato nel Laboratorio Multimediale pomeridiano
Ci siamo presi la briga di fare una ricerca sul dizionario e la definizione che abbiamo trovato di "bullo" ci ha davvero aperto gli occhi.
Il bullo, difatti, altro non è che un "prepotente", uno "spaccone", un "piccolo teppista".
Tutte caratteristiche che non si possono certo invidiare in una persona e che nessuno di noi ambirebbe ad avere.
Il che fa piazza pulita di un equivoco in cui talvolta ci si imbatte e cioè che il bullo o la bulla abbiano in sé qualche potere seduttivo, qualche caratteristica cool, qualche punto di simpatia.
Lo vogliamo dire chiaro e tondo: a noi i bulli non piacciono
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Ciò che contraddistingue gli atti di bullismo
dai semplici “dispetti” è:
l’intenzione di fare del male: il bullo prova piacere nel disturbare, insultare, picchiare o danneggiare le cose della "vittima”
la mancanza di compassione continua anche quando è evidente che la vittima sta molto male ed è angosciata
intensità e durata: continua per un lungo periodo di tempo e la quantità di prepotenze fa diminuire la stima di sé da parte della vittima.
potere del "bullo": il bullo ha maggior potere della vittima a causa dell'età, della forza, della grandezza o del genere, oppure si accompagna con un gruppo per creare superiorità numerica
vulnerabilità della vittima: la vittima è più sensibile degli altri coetanei alle prese in giro, per cui non sa o non può difendersi adeguatamente
mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata ed esposta, spesso ha molta paura di riferire gli episodi perché teme rappresaglie e vendette
conseguenze: il danno per l'autostima della vittima si mantiene nel tempo e induce la persona ad un considerevole disinvestimento nella scuola e, talvolta, alcune vittime diventano a loro volta aggressori
Il Bullismo secondo noi ...
Al termine della giornata di riflessione sul bullismo sono tornata a casa con le idee un po’ più chiare :
BULLISMO= comportamento vigliacco di uno o più ragazzi verso un coetaneo per fargli male e umiliarlo ;
BULLO:giovane prepotente , teppista ;
VITTIMA : chi , senza colpa, patisce violenze, persecuzioni, sventure o la morte .
Secondo me tra questi personaggi si instaurano delle dinamiche che si ripetono come se seguissero un copione. Innanzitutto c’ è il rapporto tra il bullo e la vittima , poi c’ è quello che coinvolge gli spettatori , che decidono se difendere la vittima, spalleggiare il bullo o restare neutrali. Il legame tra bullo e vittima tende a indebolire quest’ultima ,lasciandole un segno profondo; la vittima è già debole di suo, in qualche modo, per difetti fisici o insicurezze. Anche il bullo ha un’ insicurezza di base che nasconde dietro la maschera dell’oppressore: egli spesso colpisce gli altri per vendicare un torto che gli è stato fatto; altre volte ha bisogno di rivalersi su innocenti perché vive una situazione in cui è lui vittima di continui soprusi, oppure cerca l’ attenzione che a lui non viene data.
Gli spettatori a volte decidono di farsi amico il bullo per non diventare vittime a loro volta e quindi partecipano alle sue fesserie; altre volte li spinge la voglia di far parte di un gruppo e, pur di non restare soli , diventano colpevoli. Infine alcune persone che si trovano ad assistere a degli episodi di bullismo pensano che non intervenire in alcun modo ,né a favore di uno né a difesa dell’ altro, permetta loro di rimanere moralmente integri , senza sporcarsi le mani. Io penso che il non schierarsi, il dichiararsi neutrali, voglia dire in realtà non aiutare l’oppresso e lasciarlo nelle mani dell’ oppressore .
Non mi sono mai trovata a vivere un atto di bullismo vero e proprio ;ho assistito però a delle prese in giro e sono intervenuta perché credo che non tacere sia il primo passo per far diminuire la forza del bullo. Sono convinta che di questi argomenti non se ne parli mai troppo ed ho trovato molto utile la presenza a scuola degli adulti perché fa capire ai ragazzi che non sono soli, nel bene e nel male. Consiglierei però di fare questa sensibilizzazione ogni anno a settembre, senza aspettare che succeda qualcosa com’è accaduto quest’anno.
Viviana 2°B
La 1D contro il BULLISMO
La sintesi della 3 B
Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo verso i più deboli. Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto. Quello diretto si caratterizza per la relazione appunto diretta tra la vittima e il bullo. C'è poi anche una particolarità tecnologica del bullismo, che è il cyberbullismo.
La carta d'identità del bullo
compilata della 1°C
- insensibile
- pensa solo a se stesso
- aggressivo
- non ha fiducia in sé
- se la prende con i più deboli
Bullismo: come riconoscerlo
Ci sono una serie di comportamenti che se ripetuti frequentemente possono
essere identificati con il termine di bullismo soprattutto se chi li subisce
non riesce a difendersi.
Eccoli:
Eccoli:
- ricevi insulti o minacce
- ti spingono, ti danno calci e
pugni, ti fanno cadere
- ti danno dei soprannomi
antipatici e ti prendono in giro
- diffondono voci maligne su di
te
- ti offendono per la tua razza,
per il tuo sesso o per la tua religione
- fanno sorrisetti e risatine
mentre stai passando
- parlano in codice se sei
presente
- ricevi sms, e-mail e telefonate
offensive
- ti ignorano e ti voltano le
spalle se ti avvicini
- ti costringono a fare cose che
non vuoi
- ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose
Bullismo : che fare?
Difficile per il bullo prendersela con te se
racconterai ad un amico ciò che ti sta succedendo
Quando il bullo vuole provocarti, fai finta di niente
e allontanati. Se vuole costringerti a fare ciò che non vuoi, rispondi
"NO" con voce decisa
Se gli altri pensano che hai paura del bullo e stai
scappando da lui, non preoccuparti. Ricorda che il bullo non può prendersela
con te se non vuoi ascoltarlo
Il bullo si diverte quando reagisci, se ti arrabbi o
piangi. Se ti provoca, cerca di mantenere la calma, non farti vedere spaventato
o triste. Senza la tua reazione il bullo si annoierà e ti lascerà stare
Quando il bullo ti provoca o ti fa del
male, non reagire facendo a botte con lui. Se fai a pugni, potresti peggiorare
la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato per primo
Se il bullo vuole le tue cose, non vale la pena
bisticciare. Al momento lasciagli pure prendere ciò che vuole però poi
raccontalo subito ad un adulto
Fai capire al bullo che non hai paura di lui e che sei più
intelligente e spiritoso. Così lo metterai in imbarazzo e ti lascerà stare
Molte volte il bullo ti provoca quando
sei da solo. Se stai vicino agli adulti e ai compagni che possono aiutarti, sarà
difficile per lui avvicinarsi
Per non incontrare il bullo puoi cambiare la
strada che fai per andare a scuola; durante la ricreazione stai vicino agli
altri compagni o agli adulti; utilizza i bagni quando ci sono altre persone
Ogni volta che il bullo ti fa del male
scrivilo sul tuo diario. Il diario ti aiuterà a ricordare meglio come sono
andate le cose
Subire il bullismo fa stare male. Parlane con un
adulto di cui ti fidi, con i tuoi genitori, con gli insegnanti, con il tuo
medico. Non puoi sempre affrontare le cose da solo!
Se sai che qualcuno subisce prepotenze, dillo subito ad un
adulto. Questo non è fare la spia ma aiutare gli altri. Potresti essere tu al
suo posto e saresti felice se qualcuno ti aiutasse!
Se incontri il poliziotto di quartiere, puoi chiedere aiuto anche a lui
Segui i link per visionare elenchi di film e siti sul Bullismo
la capisco un mio amico ha sofferto molto per questo
RispondiEliminaè un bellissimo pensiero
RispondiEliminaio l ho provato ed è bruttissimo,mi piace questo sito