Turchia


La Turchia raccontata da Burcu

Noi ragazzi della Campioni-Mascherpa non ci facciamo proprio mancare niente. Quest'anno abbiamo persino ospitato una giovane ragazza della Turchia, neo-laureata in inglese e impegnata nell'anno di "praticantato", prima di tornare al suo Paese e iniziare la carriera di prof. Questa ragazza si chiama Burcu e per tutto l'anno ha partecipato alle nostre lezioni in classe, ci ha parlato della Turchia e ci ha mostrato alcuni aspetti affascinanti di quel Paese, dai cibi tipici al sistema scolastico, dalle località turistiche agli usi e costumi. Il tutto, naturalmente, in English. Il che ci ha obbligato ad allenare l'orecchio e a sforzarci a parlare noi stessi in inglese. Pensate sia facile? Provate voi, allora. Il progetto è stato portato avanti dalle prof di lingua inglese, geografia e tecnologia.....


Ecco, un po' random, alcune cose che abbiamo imparato sulla Turchia con l'aiuto di Burcu.


La Turchia è un paese fantastico, ricco di bellezze storico-artistiche e di paesaggi incantevoli. Guarda il filmato che abbiamo realizzato nel laboratorio multimediale.






Did you know?

La Turchia si estende in due continenti: l'Asia e l'Europa.
La parte di gran lunga più grande (il 97% del territorio) è quella asiatica, che si chiama Cappadocia, ma una piccola zona (il 3%) fa parte dell'Europa e si chiama Tracia.



Il nome della Turchia - in turco Türkiye - è formato da due parti: Türk e il suffisso -iye che significa "possessore", "terra di" o "collegato a"

 

La lingua turca è basata sull'alfabeto latino. Si compone da 29 lettere: 8 vocali e 21 consonanti



La moneta ufficiale in Turchia è la lira turca,
introdotta a partire dal 1° gennaio 2005




La bandiera turca è a sfondo rosso, con una falce di luna e una stella a cinque punte bianche. In turco è chiamata Ay Yildiz che significa luna e stella. La leggenda vuole che «Un riflesso della luna che occulta una stella, apparve nelle pozze di sangue dei cristiani sconfitti dopo la battaglia di Kosovo nel 1448», la battaglia durante la quale gli Ottomani sconfissero le forze cristiane e stabilirono l'Impero ottomano nell'Europa orientale fino alla fine dell'Ottocento.
    The Turkish flag




Mustafa Kemal Atatürk è considerato il padre della Turchia moderna, avendo fondato la Repubblica Turca nel 1923. Il suo busto è esposto all'ingresso di tutte le scuole della Turchia

La parola turca è kebap. Inutile spiegare cosa sia, perché ormai si tratta di un piatto diffuso in tutto il mondo. E' il famoso spiedone girevole, perlopiù di carne di agnello, qualche volta anche di manzo, pollo ecc. Più raramente, in Turchia almeno, di carne di maiale, perché la maggioranza dei turchi sono musulmani e dunque non mangiano il maiale
Remember: In Turkey the name is not kebab but kebap.



The Simit: These donuts are bread, crunchy outside, soft inside, all stuffed with perfectly toasted sesame seeds. They can be found in every corner of the streets



LA BASILICA DI HAGIA SOPHIA
Hagia Sophia is a former orthodox patriarchal basilica, later a mosque and now a museum in Istanbul,Turkey.
Famous in particular for its massive dome,it is considered the symbol of Byzantine architecture and is said to have "changed the history of architecture".



Il FEZ è un tipico cappello maschile, perlopiù di lana rossa, originario del Marocco e molto usato in Turchia durante l'Impero Ottomano. Quando Mustafa Kemal Atatürk iniziò il processo di modernizzazione della Turchia, mise al bando il fez, perché considerato simbolo del passato. Da allora - era il 1925 - tanto tempo è passato e adesso a noi il fez sembra proprio un bel copricapo. Tanto che i ragazzi della 3B ne hanno realizzati tanti in cartone e li hanno indossati durante la festa di Natale a scuola

Caffé turco batte caffé napoletano?


Si chiama "caffè turco" una tipologia di preparazione del caffè diffusa in Turchia e nei paesi arabi.
Si prepara mettendo del caffè macinato molto finemente in un piccolo recipiente dalla forma allungata che si chiama ibrik e solitamente è di ottone. Il recipiente è pieno d'acqua mischiata a dello zucchero e, a seconda delle varie tradizioni e località, vengono aggiunte anche alcune spezie.
Si porta ad ebollizione il composto fino al formarsi di uno strato di schiuma sulla superficie, dopodichè l'ibrik si toglie dal fuoco e si mette un po’ della schiuma ottenuta su ciascuna tazzina; si ripete il processo di bollitura altre due volte prima di versare il caffé.
Il caffè così preparato assume una consistenza “sciropposa”e necessita di qualche minuto di decantazione per far depositare il sedimento sul fondo delle tazzine.
Questo stesso sedimento assume forme particolari che vengono interpretate nella pratica - tipicamente turca o delle zone influenzate dai turchi, come i balcani - della lettura dei fondi di caffè.

How to prepare a good Turkish coffee:

you put the number of cups of water in a typical coffee pot, you put on the fire. According to the number of people, you add a teaspoon of sugar and Turkish coffee.
When the coffee begins to rise up, takes off from the heat and pour into cups. Usually the coffee is served with a glass of water.


Le città più importanti della Turchia
The most important Turkish cities

Istanbul
Istanbul, storicamente nota come Bizantino e Costantinopoli, è la più grande città della Turchia. Con una popolazione di 13,26 milioni di persone, Istanbul è davvero una mega città ed è anche il centro culturale, economico e finanziario della Turchia. Nel corso della sua lunga storia, è stata la capitale dell'impero romano, l'Impero Romano d'Oriente, l’impero Latino e l’impero Ottomano











Ankara
Ankara è la capitale della Turchia ed è la seconda città più grande dopo Istanbul. Situata in posizione centrale in Anatolia, Ankara è anche un'importante una città industriale




Smirne
Smirne è una città di 3,5 milioni di abitanti della Turchia centro-occidentale, la terza del paese per numero di abitanti. È anche un grande ed efficiente porto situato sull'omonimo golfo, nel Mar Egeo. Konak èil centro storico della città. Smirne è fra le città che si contendono l'onore di aver dato i natali al leggendario poeta antico Omero.









Pamukkale
Pamukkale is a natural site in southewestern Turkey,in the province of Denrli,they are in the inner Aegean region,in the valley of the Menders river,which creates a temperate climate for most of the years.
unfortunately Pamukkale was abused in the late twentieth century,some hotels were built on the site,destroying part of the ruins of hierapolis.
The hot water was channeled in order to fill the artificial swimming pools of the hotels

Bursa

Bursa è una città di 1.905.570
abitanti situata a sud del mar di Marmara e appoggiata alle
pendici del Monte Uludağ.


Bursa is a city of 1,905,570 in habitants of Turkey,located south of the sea of Marmara,on the slopers of mount Uludag.
Bursa is one of the metropolitan municipalites in Turkey, the fourth-largest city and one of the most industrialized and culturally active in the country.
Bursa was the capital of the ottoman Empire between 1326 and 1365.
The city is frequently cited as “yesil Bursa”(“Meaning” green Bursa)because of the many parks and gardens.




E adesso la Turchia approfondita dalla 3C


I CURDI: un popolo senza Stato

I Curdi sono un gruppo etnico medio orientale iranico che abita nella parte settentrionale e nord-occidentale della Mesopotamia, territorio compreso in parte negli attuali stati di Iran, Iraq, Siria, Turchia ed in minor misura in Armenia. L’area è talvolta indicata col termine Kurdistan. Piccole comunità curde sono presenti anche in Libano, Giordania, Azerbaigian, Afghanistan e Pakistan.
Si stima che i Curdi siano fra 25 e 30 milioni e che quindi costituiscano uno dei più grandi gruppi etnici privi di unità nazionale. Per oltre un secolo, molti Curdi hanno chiesto, con mezzi sia politici che militari, la creazione del Kurdistan indipendente. Tuttavia i governi degli stati che ospitavano un numero significativo di Curdi si sono sempre opposti, ritenendo che la nascita di un tale stato li avrebbe costretti a cedere parte dei propri territori.
I Curdi parlano numerosi dialetti della lingua curda ”MADA”.
La Turchia ha chiesto di far parte dell’ UE. La soluzione della questione curda è un passaggio fondamentale affinché ciò avvenga.

LA TURCHIA E L’UNIONE EUROPEA

Nell’Ottobre del 2005 sono iniziati i negoziati per l’ingresso della Turchia nella UE. Si tratta di negoziati lunghi a causa di alcuni problemi che devono essere risolti:

-L’oppressione dei Curdi nella Turchia orientale;

-L’occupazione militare turca di una parte dell’isola di Cipro;

-Il genocidio degli Armeni mai riconosciuto dai governi turchi.

Il genocidio Armeno

Gli Armeni fino all’inizio del ventesimo secolo hanno abitato un vasto territorio che ingloba tutta la parte orientale della Turchia.
Verso la fine del diciannovesimo secolo le persecuzioni contro gli armeni da parte dei Turchi divennero feroci. L’espressione GENOCIDIO ARMENO si riferisce a due eventi distinti ma legati fra loro: il primo è relativo alla campagna negli anni 1894-1896; il secondo è collegato alla deportazione ed eliminazione di Armeni negli anni 1915-1916.
Alla fine dell’Ottocento l’oppressione che dovettero subire dai curdi e l’aumento delle tasse imposto dal governo turco esasperò gli Armeni fino alla rivolta, alla quale l’esercito Ottomano, affiancato da milizie irregolari curde, rispose assassinando migliaia di armeni e bruciandone i villaggi.
Nel periodo precendente la PRIMA GUERRA MONDIALE all’impero Ottomano era succeduto il governo dei << GIOVANI TURCHI>>.
Costoro temevano che gli armeni potessero allearsi con i russi, di cui erano nemici. Il 1909 registrò un eccidio di almeno 30.000 persone nella regione della Cilicia. In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono deportati verso l’interno dell’Anatolia e massacrati lungo la strada. Arresti e deportazioni furono compiuti in massima parte dai << GIOVANI TURCHI>>. Nella marcia della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia e sfinimento. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dell’esercito turco.

Letture e film consigliati sull'argomento








La masseria delle allodole , 2007 un film dei fratelli Taviani tratto dall'omonimo romanzo di Antonia Arslan

 LA TURCHIA FINO AL 1918


La Turchia è sempre stata la terra delle grandi civiltà e di incontro di diverse popolazioni per origine e cultura.
La sua storia ha registrato l’insediamento di antiche e nobili popolazioni come bizantini, ittiti, romani e turchi ottomani.
Questi ultimi attuarono una politica di espansione che li portò ad essere la prima potenza militare ed economica del medio oriente e del mediterraneo ,infatti continuarono ad espandersi in Asia, in Europa,nel Caucaso e nelle isole del mediterraneo.
Furono spesso in conflitto con il sacro romano impero nella loro avanzata verso l’Europa centrale attraverso i Balcani.
Il trattato di Karlowitz del 1699 segnò l’inizio del declino Ottomano perché alcuni territori furono presi con tale trattato.
Nel corso del XlX secolo e l’inizio del XX secolo l’impero ottomano continuò a perdere i suoi territori.
La guerra italo turca del 1911 diede all’Italia la Libia ed il dodecanesimo.
Fronteggiando perdite territoriali su tutti i fronti,l’impero Ottomano concluse un’alleanza con la Germania che lo supportò con truppe ed equipaggi,l’impero Ottomano entrò nella prima guerra mondiale affianco degli imperi centrali dopo aver garantito rifugio ad due navi da guerra tedesche.
Nell’ottobre del 1918 fu firmato l’armistizio seguito dall’imposizione del trattato di “Sèveres”: esso disfaceva l’impero Ottomano ed obbligava ad ampie concessioni territoriali a favore di Grecia,Italia,Regno Unito e Francia.


THE MOSQUE OF SULEYMAN the Magnificent is an Ottoman imperial mosque in Istanbul built between 1550 and 1557 this mosque is located on the sixth hill of Istanbul,
in the western part of the city.









THE CASTLE OF ANADOLU KAVAGI is a ruined castle overlooking the confluenceof the Black Sea and the Bosphorus.
To get here you must take a ferry to the last stop along the Bosphorus, Anadolu Kavagi: a journey of about 90 minutes. It is called Genoese Castle because of Genoa
occupation dating back the fifteenth century. You can see the great extension of the Black Sea, a deep
cobalt blue. The ruins of the castle of Anadolu are located on top
of the hill town that has the same name. The place is rich in vegetations and is the ideal place for a sandwich or take a nap.
Althought the building is not very well preserved, you can go inside and see the funny "phrases" that, over the years, travelers from around the world have written
on its walls.

ISTANBUL, known as Byzantium and later Costantinople until 330 until 1930, also known the nickname the "second Rome", was until the Turkish conquest (1453) one
of the largest cities of Christendom. It' a megalopolis located on the Bosphorus Strait. It extends both on the Europen side of Bosphorus and on the Asian, being the only
metropolis in the world that belongs to two continents. Istanbul is considered a global city with a population of 12.782.960 inhabitants.
It has the most populous monucipality center of Europe (third world) and the third most populous metropolitan area in Europe after Moscow and London.
Istanbul was declared European Capital of calcer for 2010. Since 1985 the historic districts of Istanbul are part of UNESCO's World Heritage list.

Religion in Turkey
Islam is the largest religion of Turkey. Around 96% of the population is Muslim. Christians and Jews who comprise the non-Muslim population have declined since the early
19th century onwards from 20% to less than 1% today.
Turkey is officially a secular country with no official religion after Ataturk's reforms and the aplliance of laicitè at the end of 1937. However, all public schools from elementary to high school have religion
classes.
The Turkish Government states that between 90%-95% of the population belong to the Islamic Majority. 16% said they were "extremely religious", 39% saying they were
"somewhat religious", and 32% saying they were "not religious".
The holiday for the Muslims is friday, they don't work and go to the Mosque. Women are not obliged to wear the veil, ever not in public places.

2 commenti:

  1. ma che bel lavoro! good job Burcu & all the students and teachers who took part in it.

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  2. a ragione preside vvvvvvvveeeeeeeeeeeeeeeerrrrrrrrrrrrryyyyyyyyyyyyyy
    ggggggggggggooooooooooooodddddddddddd!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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